40 anni di codice a barre

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Era il 3 aprile 1973 quando le aziende leader del largo consumo mondiale si accordarono per utilizzare un unico standard per l’identificazione dei prodotti: il codice a barre GS1.
È solo grazie a quell’accordo che, un anno dopo, avvenne la prima scansione: il 26 giugno 1974 alle ore 8.01 presso il supermercato Marsh a Troy, Ohio, un cliente di nome Clyde Dawson acquistò un pacchetto da 10 gomme da masticare Wrigley gusto Juicy Fruit, pagati 67 centesimi alla cassiera Sharon Buchanan grazie a un codice a barre. Beep! Quel pacchetto di gomme si trova ora nello Smithsonian's National Museum of American History.
Oggi, oltre 5 miliardi di prodotti vengono scansiti ogni giorno, in tutte le parti del mondo.
Nel 1973 le aziende leader del largo consumo mondiale si accordarono per utilizzare un unico standard per l’identificazione dei prodotti, che il mondo oggi conosce come il “codice a barre GS1”. Questa semplice idea nata come una scintilla dalla collaborazione tra imprese ha dato vita ad un linguaggio globale che rende possibile ed efficiente il commercio mondiale. «GS1 ha rivestito un ruolo di primo piano nella definizione dello scenario del mercato mondiale durante questi ultimi 40 anni grazie ai suoi leader visionari che hanno riconosciuto l’enorme potenziale della collaborazione nel settore degli standard, reso possibile dal codice a barre per l’intera supply chain» ha dichiarato Miguel Lopera, presidente e ceo di GS1. GS1 oggi è un’organizzazione neutrale e no profit presente in 150 paesi, dove supporta la collaborazione tra partner commerciali attraverso un sistema di standard mondiali.
Nel corso degli ultimi quarant’anni, le soluzioni di identificazione GS1 sono diventate un fondamento per i processi di business per quasi 2 milioni di imprese. Questi processi consentono di parlare un linguaggio comune che non solo connette le loro aziende oltre i confini geografici e culturali, ma permette anche di sfruttare il potere dell’informazione per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo.
Il codice a barre nasce per avvantaggiare i consumatori: introdotto per facilitare il check-out alle casse dei supermercati, permette anche di ridurre gli errori di immissione dei dati e il tempo di attesa. Ma è utile anche alle imprese: potendo monitorare efficacemente gli stock e i flussi dei punti vendita sono in grado di offrire un servizio migliore ai clienti, che può tradursi in incrementi di vendite.
Lo studio “17 miliardi di motivi per dire grazie” condotto in Francia da Vineet Garg, Charles Johnes e Christopher Sheedy ha rivelato che i codici a barre producono un risparmio annuale pari al 6,59% del fatturato. Ma sono molti gli aspetti interessanti che riguardano i codici a barre. Ad esempio:
Il codice a barre GS1 non contiene il prezzo del prodotto: le linee e le barre identificano solamente l’oggetto e forniscono informazioni come il paese d’origine, il numero di lotto, il numero seriale e la data di scadenza.
È statisticamente dimostrato che la digitazione manuale produce un errore ogni 300 battute: invece, la probabilità di errore nella lettura a scanner di un codice a barre si colloca tra 1 su un milione e 1 su 4000 miliardi!
Gli scanner laser per la lettura di codici a barre operano ad una velocità tra le 40 e le 200 scansioni al secondo.
Il sistema globale degli standard GS1 ha reso possibile una supply chain efficiente: dalla tracciabilità all’approvvigionamento automatico degli scaffali dei punti vendita, fino all’ottimizzazione dei processi di import-export.
Il codice a barre GS1 è stata solo la prima tra le tante scelte rivoluzionarie operate da GS1 ed è attualmente utilizzato in tutto il mondo. Oggi c’è molto di più:
Il GS1 DataBar, il piccolo codice a barre GS1 di nuova generazione: più piccolo del codice a barre tradizionale, può essere collocato su prodotti di piccole dimensioni, come un frutto. Uno studio condotto da GS1 ha evidenziato che l’utilizzo dei GS1 DataBar genera per una catena che ha mediamente 100 punti vendita un risparmio annuale di oltre 1,77 milioni di euro nell’ortofrutta e di 1,78 milioni di euro nel settore delle carni.
L’EPC (Electronic Product Code), utilizzando i tag per l’identificazione in radio frequenza, aumenta la visibilità e l’efficienza lungo tutta la supply chain e migliora la qualità del flusso di informazioni tra le aziende e i propri partner commerciali. Questo consente alle imprese di gestire le spedizioni, gli inventari e gli asset, di ridurre la contraffazione, gli errori nel settore farmaceutico, di combattere i furti, creando processi più efficaci ed efficienti.
Gli standard GS1eCom forniscono linee guida per lo scambio elettronico di dati e documenti amministrativi, permettendo ai partner commerciali di scambiarsi informazioni con grande facilità e per via telematica, indipendentemente dai sistemi hardware e software impiegati. Gli standard elettronici hanno permesso alle aziende di abbandonare i processi manuali su carta, portando così ad una riduzione dei tempi di consegna di 61 ore (in media), ad un risparmio tra i 12 e i 18 euro per transazione e ad un calo del 5% delle rotture di stock.
Il GS1 Global Data Synchronisation Network (GDSN) garantisce l’allineamento tempestivo, sincronizzato e sicuro delle informazioni anagrafiche dei prodotti tra produttori e distributori, consentendo l’armonizzazione dei dati e la diminuzione di errori e disallineamenti nei processi di interfaccia tra i partner commerciali.
GS1 offre soluzioni complete per la visibilità lungo la supply chain, fornendo un unico processo di tracciabilità che soddisfa tutti i requisiti normativi e di qualità. Gli standard GS1 contribuiscono a garantire la sicurezza degli alimenti, permettendo la tracciabilità su scala mondiale dei prodotti alimentari e degli ingredienti lungo tutta la supply chain fino al consumatore finale.
GS1 offre soluzioni efficaci anche in altri settori come quello della sanità. Riunisce ospedali, aziende farmaceutiche, produttori di dispositivi medici e operatori logistici per sviluppare standard in grado di aumentare la sicurezza dei pazienti, diminuendo gli errori e migliorando la tracciabilità dei prodotti.
Nel settore dei trasporti e della logistica, le aziende aumentano la propria competitività applicando gli standard GS1 in tutti i processi lungo la supply chain. Tra i benefici: maggiore visibilità del flusso delle merci, più efficienza nella gestione delle scorte, maggiore sicurezza e velocità nelle operation.
Lo sviluppo delle tecnologie digitali e la diffusione dei dispositivi mobili hanno visto nascere un “consumatore digitale” molto esigente rispetto all’esperienza di acquisto e la disponibilità di informazioni sui prodotti e la loro attendibilità, in particolar modo quelle legate alla salute, come fattori nutrizionali, ingredienti, allergeni, ecc. Il progetto GS1 Source intende sviluppare, su scala globale, una rete di aggregatori di informazioni sui prodotti utilizzabili da chi sviluppa applicazioni mobile. La caratteristica della piattaforma GS1 è che le informazioni presenti provengono da una fonte nota e attendibile, come i produttori di quanto messo in vendita.
La celebrazione di questo 40° anniversario rappresenta per GS1 l’occasione di guardare avanti ai prossimi 40 anni per costruire un mondo dove gli oggetti e le informazioni si muovano in maniera efficiente e sicura a beneficio delle imprese e al fine di migliorare la vita delle persone, ogni giorno, in ogni angolo del mondo.

fonte: Logistica Management

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