A Logistic Interview with… Giovanni Dal Bò, di Prefab

Posted by Dario Favaretto
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Un nuovo capitolo per la rubrica firmata MULTI LEVEL Consulting e il suo Staff:

A Logistic Interview with…

… per presentarVi chi ci ha reso chi siamo oggi.

Abbiamo chiesto ad alcuni nostri clienti di raccontarsi, di descriverci la loro esperienza del viaggio con noi intrapreso. Cosa li ha spinti a contattarci? Che tipo di progetto è stato effettuato nella loro impresa e che risultati ha prodotto lo stesso?
Queste sono alcune delle domande che andremo a rivolgere ad imprenditori ed imprenditrici, nonché responsabili aziendali, che ci hanno dato fiducia e ci hanno “fatto entrare” nelle loro aziende.
La tredicesima storia che vogliamo raccontarVi ora è quella di Giovanni Dal Bò, AD di Prefab, azienda sita a San Polo di Piave (TV), specializzata nella realizzazione di monoblocchi prefabbricati componibili.

1.  Giovanni, ci presenti la Sua azienda.
Prefab srl è un’impresa veneta di piccole dimensioni, gestita da me e mio fratello Giacomo. È stata fondata nel 1998 dai nostri genitori Paolo e Miriam: siamo orgogliosi di festeggiare quest’anno il 25° anniversario dell’azienda.
Ci occupiamo della progettazione, produzione e installazione, per la vendita e per il noleggio, di moduli prefabbricati, con strutture in acciaio, coibentati e completi di serramenti e impianti. Le destinazioni d’uso dei nostri prefabbricati sono molteplici (es. spogliatoi, uffici, mense, cabine tecniche, ecc. solo per citarne alcune).
La nostra è un’azienda B2B, con il lavoro sviluppato grazie a contatti diretti e al passaparola conseguente ai riscontri positivi, non avendo una nostra rete agenti. Ciò che ci distingue e rappresenta il nostro punto di forza è la possibilità che offriamo di personalizzazione del prodotto e il servizio di consulenza dedicata, specifica per le singole esigenze clientelari.
Il campo dell’edilizia e della prefabbricazione nello specifico è un settore in evoluzione: per questo motivo, da una decina di anni, la nostra scelta è stata quella di nobilitare la proposta con strutture più ricercate, ponendo grande attenzione alla qualità dei materiali, al confort d’utilizzo e al servizio al cliente.

 

 

2. Cosa Vi ha spinti ad approfondire la situazione della Vs. logistica/Supply Chain?
Da artigiana, l’azienda sta cominciando a strutturarsi per diventare industria, senza perdere però di vista l’anima originaria di personalizzazione. Nel 2021, con il passaggio generazionale nella gestione aziendale, abbiamo deciso di metterci in gioco. Siamo così andati ad analizzare ogni singolo processo interno, consapevoli che per noi la supply chain è un fattore critico e considerato il fatto che le materie prime ed i semilavorati hanno un impatto molto alto sul nostro volume d’affari.

3. Come siete venuti a conoscenza di MULTI LEVEL Consulting?
Un nostro fornitore, con il quale spesso ci confrontiamo, ha percepito la nostra volontà di riorganizzazione aziendale. Con la nostra approvazione, ci ha segnalati a voi, che ci avete quindi contattato direttamente.

 

 

4. Effettuato il primo incontro e l’analisi progettuale, cosa Vi ha portato ad accettare la proposta?
Oltre al nostro spirito curioso di sperimentare e la volontà di riorganizzazione, durante l’analisi progettuale è emersa chiaramente la necessità di prendere per mano molti aspetti del nostro processo. Quello che ci ha convinti nella scelta è stata l’accuratezza del vostro progetto esposto, la competenza e l’entusiasmo, che coincidevano con la volontà dell’azienda, pronta a mettersi in gioco.

 

5. Che tipologia di progetto è stato delineato presso la Vs azienda e di che durata?
Un lavoro ad ampio raggio, che coinvolge tutti i reparti, ovviamente in maniera graduale per non essere troppo invadente. Il progetto, che definirei ambizioso, ha la durata stimata di un anno. In realtà in corso d’opera abbiamo messo molta carne al fuoco; perciò, la possibilità di una proroga è probabile. Stimo rivisitando i flussi interni, le mansioni, i processi, l’idoneità delle attrezzature e l’organizzazione interna.

 

 

6. Durante la fase di realizzazione delle attività, state riscontrando un aumento di know how da parte di chi ne segue lo sviluppo?
Da quando è partito il progetto, tutti ne stanno beneficiando, ognuno in proporzione al grado di coinvolgimento finora avuto. C’è una crescita nelle capacità organizzative, nella responsabilità, nella produttività, nella propensione al cambiamento, con la condivisa volontà di rivedere modalità ormai acquisite per poterle migliorare. Sta aumentando anche l’entusiasmo, che è rimasto vivo anche a distanza di mesi, dopo il periodo di carica iniziale, tipico dei nuovi progetti.

7. Quali e quante difficoltà state riscontrando nella definizione ed implementazione del progetto?
Avendo coinvolto altri partner per l’implementazione di nuove risorse, c’è la necessità di coordinarli. Da qui risulta fondamentale la figura del project manager interno all’azienda. In un progetto così, bisogna investire del tempo e risorse, con una necessaria definizione del ruolo e delle responsabilità ben marcata rispetto al progetto stesso. Perché i risultati acquisiti durante la guida della consulenza siano effettivamente patrimonio aziendale, è necessaria la presenza attiva del project manager interno.

8. Durante il progetto, come state percependo la nostra presenza nella Vostra struttura?
Un vero momento di crescita. È consulenza, ma contemporaneamente risulta come una formazione. Rispetto all’ordinario, questo comporta indubbiamente del lavoro aggiuntivo, con scadenze e compiti da portare a termine. Devo però dire che la vostra presenza si sente, senza risultare invadente: la pianificazione delle date e del programma giornaliero è data con giusto anticipo e ben dettagliata rispetto alle attività, in modo tale da permetterci di organizzarci e non impegnare troppe risorse nella giornata.

 

 

9. Pensa che il nostro intervento Vi stia dando strumenti per continuare il miglioramento anche a progetto concluso?
La metodologia del lavoro che stiamo portando avanti con voi ha proprio questo obiettivo: far sì che il know how acquisito durante la collaborazione diventi patrimonio aziendale. La conoscenza ed esperienza di settori differenti, caratteristica del consulente, ci sta dando l’opportunità di allargare anche il nostro orizzonte visivo, naturalmente irrigidito dalle dinamiche di abitudine per chi, come noi, da anni è vincolato al proprio specifico settore. Un suggerimento o la parola giusta, punto di partenza per un nuovo percorso: anche questo per me è consulenza. Dall’inizio della collaborazione ad oggi, sono già nati tre progetti paralleli: non è solo il progetto in sé, ma nuovi input che nascono dal vedere le cose in azienda in modo nuovo. Inoltre, vedendo la vostra organizzazione e metodologia di lavoro, l’asticella delle nostre aspettative nella selezione dei partner si è decisamente alzata.

 

 

10. Consigliereste la consulenza di MULTI LEVEL Consulting a Vs. Clienti o Partner per migliorare la Supply Chain della loro filiera e perché?
La consiglierei senza esitare, ma solo per chi ha realmente voglia di mettersi in gioco, vedere le cose da una nuova prospettiva e aprire la mente dei propri collaboratori.

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I RISULTATI OTTENUTI IN BREVE:

  • Supporto alla creazione di anagrafiche e distinte base
  • Rivisitazione del layout di stabilimento
  • Inserimento di tecnologie innovative di movimentazione e stoccaggio
  • Supporto alla migrazione dell’ERP ed inserimento di nuovi software dipartimentali
  • Rivisitazione ed implementazione di flussi, procedure e metodologie di lavoro

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Giovanni Dal Bò
intervistato da Elisa Mian

 

 

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