A Logistic Interview with… Nicola e Alessandra Pradal, di Pradal Srl

Posted by Dario Favaretto
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Un nuovo capitolo per la rubrica firmata MULTI LEVEL Consulting e il suo Staff:

A Logistic Interview with…

… per presentarVi chi ci ha reso chi siamo oggi.

Abbiamo chiesto ad alcuni nostri clienti di raccontarsi, di descriverci la loro esperienza del viaggio con noi intrapreso. Cosa li ha spinti a contattarci? Che tipo di progetto è stato effettuato nella loro impresa e che risultati ha prodotto lo stesso?
Queste sono alcune delle domande che andremo a rivolgere ad imprenditori ed imprenditrici, nonché responsabili aziendali, che ci hanno dato fiducia e ci hanno “fatto entrare” nelle loro aziende.
La sedicesima storia che vogliamo raccontarVi è quella di Nicola Pradal, Responsabile Commerciale, e Alessandra Pradal, Direttore Operativo, ed entrambi membri della Direzione di Pradal Srl, società sita a San Polo di Piave (TV) e specializzata nel settore degli impianti elettrici.

1.  Alessandra e Nicola, presentateci la Vostra azienda.
La nostra azienda si chiama Pradal Srl e si occupa di impiantistica elettrica. È un’azienda storica del territorio trevigiano che è stata fondata a fine degli anni ’60 e attualmente conta una sessantina di dipendenti. Ci occupiamo sia di impianti elettrici, quindi distribuzione e cabine di trasformazione, sia di automazione industriale. Siamo conosciuti a livello territoriale un po’ in tutti i settori, mentre a livello di nord Italia nel settore agroindustriale.

2. Come siete venuti a conoscenza di MULTI LEVEL Consulting?
MULTI LEVEL Consulting ci è stata inizialmente suggerita da un’altra azienda che aveva fatto un percorso formativo con voi, si tratta di Prefab. In seguito, ci siamo referenziati internamente in quanto la nostra responsabile amministrativa aveva condiviso un percorso lavorativo con Dario.

3. Quale input Vi ha spinti a cercare la collaborazione di MULTI LEVEL Consulting?
Avevamo la necessità di migliorare alcuni aspetti logistici all’interno della nostra azienda in quanto negli ultimi anni siamo cresciuti in maniera abbastanza importante, poi l’input principale è stato il magazzino e, nello specifico, l’esigenza di arrivare ad un magazzino fiscale entro fine 2024. Questo è stato il punto di partenza a cui è seguita un’auto-analisi nella quale abbiamo indagato diverse sfaccettature dell’azienda, cominciando dall’organizzazione fino alla creazione di un’infrastruttura con un WMS che gestisce il magazzino.

4. Effettuato il primo incontro e l’analisi progettuale, cosa Vi ha portato ad accettare la proposta?
Fondamentalmente abbiamo accettato la proposta perché ne avevamo bisogno. Abbiamo capito subito che Dario era una persona concreta, a differenza di altre esperienze che avevamo avuto in passato in cui erano emerse solo conoscenze prettamente teoriche. Quello che ha fatto la differenza è stato probabilmente l’aver riscontrato nelle parole di Dario delle capacità pratiche e tangibili supportate da conoscenze teoriche.

5. Che tipologia di progetto è stato delineato presso la Vs azienda e di che durata?
Si tratta di un progetto di circa un anno che ha coinvolto l’azienda a 360 gradi. È iniziato con una prima analisi delle nostre metodologie di lavoro su cui sono state introdotte delle modifiche a livello strutturale. Un esempio, forse quello più impattante, è stata la riorganizzazione dell’ufficio tecnico. Mentre prima i manager seguivano ogni aspetto dei progetti, dalla preventivazione fino alla realizzazione e alla rendicontazione delle commesse, in seguito abbiamo deciso di dividere l’ufficio in ufficio progettazione e direzione tecnica. Questo è un esempio di come la prima fase sia stata volta a dare una nuova organizzazione all’azienda coinvolgendola interamente nell’analisi. Nella seconda fase, invece, ci si è concentrati sul magazzino, sul WMS e su come gestire tutta la logistica aziendale.

6. Durante la fase di realizzazione delle attività, state riscontrando un aumento di know how da parte di chi ne segue lo sviluppo?
Sicuramente sì. Abbiamo visto un aumento del know how e di propositività da parte di tutti, a partire da noi Proprietà. L’abbiamo riscontrato anche nella responsabile di progetto che ha spinto per questo tipo di soluzione nell’azienda, oltre che da parte di coloro che sono stati più coinvolti: settore acquisti, logistica e magazzino. I partecipanti stanno dimostrando una collaborazione importante per raggiungere gli obiettivi che sono stati condivisi e sposati da tutti.

7. Quali e quante difficoltà state riscontrando nella definizione ed implementazione del progetto?
Non le chiameremmo difficoltà, nel senso che il progetto sembra star proseguendo in modo abbastanza liscio. A posteriori, possiamo dire che le maggiori difficoltà si sono presentate nella fase iniziale di condivisione degli obiettivi all’interno della Proprietà e di comunicazione degli stessi ai nostri collaboratori. Inoltre, c’è stato qualche errore di valutazione iniziale che ci ha portato a correggere in corso d’opera alcune scelte che erano state fatte. In ogni caso, riteniamo che, considerando la base di partenza, sia stato fatto un lavoro eccelso. Comunque, la difficoltà principale è stata far accettare alle persone il cambiamento e la direzione scelta, nonostante, ad oggi, anche coloro che fanno più fatica in questo senso, un po’ alla volta si stanno adeguando.

8. Durante il progetto, come state percependo la nostra presenza nella Vostra struttura?
La vostra presenza non può che essere impegnativa, nel senso che la cadenza settimanale o di quindici giorni per una o mezza giornata è un impegno importante. Ma, al di là di questo, quando siete presenti si svolgono delle attività necessarie che non risultano pesanti e, nella quotidianità, non ci sono controindicazioni.

9. Pensate che il nostro intervento Vi stia dando strumenti per continuare il miglioramento anche a progetto concluso?
Questo è l’auspicio e siamo abbastanza certi che sia così. Ci sarà sempre la possibilità di migliorare, magari anche di valutare ulteriori progetti, ma con l’impostazione, gli strumenti che ci avete dato e le esperienze che si sono condivise, è stato predisposto un metodo di lavoro che potrà anche aiutarci in scelte future in diversi ambiti.

10. Consigliereste la consulenza di MULTI LEVEL Consulting a Vs. Clienti o Partner per migliorare la Supply Chain della loro filiera e perché?
Sì, la consiglieremmo a un cliente o un partner, ma sicuramente non a un competitor! La consiglieremmo perché riteniamo che il miglioramento sia la cosa più importante per un’azienda e con MULTI LEVEL Consulting non si parla di teoria, ma si affrontano le cose in maniera pratica.

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I RISULTATI OTTENUTI IN BREVE:

  • Rivisitazione dell’organizzazione e delle strategie aziendali
  • Revisione di flussi e procedure dell’intera supply chain
  • Digitalizzazione e implementazione di strumenti gestionali ed automazioni a favore della catena di fornitura
  • Riorganizzazione della logistica interna

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Alessandra e Nicola Pradal
intervistati da Elisabetta Artusi

 

 

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