Che cos’è l’Erru, il Registro Europeo dell’Autotrasporto al via dal 2021

Posted by Dario Favaretto

Erru è l’acronimo di European Register of Road Transport ovvero Registro Europeo dell’Autotrasporto. In sintesi si tratta di un sistema a punti utile per assegnare un punteggio di affidabilità alle imprese di trasporto in conto terzi. Possiamo accostarlo ad una vera e propria patente a punti.

La Commissione europea ha istituito il Registro europeo delle imprese di trasporto su strada (Erru) al fine di facilitare lo scambio di informazioni sugli operatori del trasporto stradale tra gli Stati membri. Avere un formato coerente per questi dati facilita il confronto e la cooperazione, oltre a rendere l’applicazione più efficiente.
I camion sono un pilastro centrale per lo sviluppo economico, soprattutto nelle città, e questo nuovo strumento permette di compiere uno step ulteriore. Vediamo allora qual è la portata di questa novità che trova applicazione dopo un lungo tira e molla.

Più esattamente analizziamo:

-Funzionamento Erru 2021
In questo sistema europeo a punti, utile a definire in modo univoco tra i Paesi membri l’affidabilità delle imprese di trasporto, ad ogni azienda viene assegnato un saldo punti. Al verificarsi di situazioni di gravità, individuate in tre livelli nel Registro Europeo dell’Autotrasporto, tale saldo viene ridotto di volta in volta. Ovviamente, c’è sempre la possibilità di riacquisire i punti persi, anche automaticamente ogni due anni.
Se il saldo viene completamente consumato, l’impresa non può svolgere l’attività.

Attualmente, nel nostro Paese è in vigore il Registro elettronico nazionale che si alimenta con le iscrizioni all’Albo nazionale degli autotrasportatori. Questo registro viene utilizzato anche ai fine del controllo di eventuali violazioni alle norme sui trasporti.
Il Registro europeo delle imprese di trasporto su strada si baserà proprio su questo tipo di registri nazionali e si comporrà di due architetture per lo scambio di messaggi tra gli Stati membri.
La prima si basa su un sistema centrale gestito dalla Commissione europea che centralizza il traffico di dati raccogliendo i messaggi inviati dagli Stati membri e successivamente inoltrandoli ai Paesi destinatari.
Nella seconda, gli Stati membri possono scegliere di utilizzare una rete commerciale compatibile per scambiare messaggi tra loro senza farli passare attraverso il sistema centrale.

-Oltre il Registro Europeo dell’Autotrasporto
Le norme sull’accesso al mercato del trasporto di merci su strada stabiliscono le condizioni che le aziende, attive nel settore e stabilite nell’Unione Europea e nello spazio economico europeo, devono soddisfare quando operano nel contesto internazionale e in quelli nazionali diversi dal proprio.
Norme poco chiare e difficoltà nell’applicazione hanno portato i paesi dell’Unione Europea ad attuare regolamenti nazionali diversi. Tuttavia, se difformi gli uni dagli altri, questi regolamenti sono controproducenti per un funzionamento efficiente del mercato interno per i servizi di trasporto merci.
Con le nuove regole proposte sull’accesso al mercato, ai conducenti di camion sarebbe richiesto di portare informazioni per i controlli delle operazioni di cabotaggio come prova del carico trasportato dall’estero. Questa è un’opportunità persa per ridurre gli oneri amministrativi per i camionisti.
La soluzione potrebbe essere quella di avere a bordo una lettera di vettura, in formato cartaceo o elettronico, contenente tutte le informazioni necessarie. La Commissione europea suggerisce anche il numero minimo di controlli di cabotaggio.
Tuttavia, sarà difficile determinare quali veicoli effettuano operazioni di cabotaggio e quali no, e ciò potrebbe causare un aumento del numero di controlli non necessari e ostacolerebbe il buon funzionamento del mercato del trasporto merci.
Gli Stati membri devono fornire informazioni trasparenti e adeguate agli operatori del trasporto stradale sui termini e le condizioni particolari che si applicano entro i loro confini. Ma i conducenti non dovrebbero farsi carico di questo onere amministrativo poiché richiederebbe loro di portare a bordo troppi documenti, tradotti in più lingue, al fine di garantire la conformità con i regolamenti dei diversi paesi europei.

Fonte: BusinessOnline

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