Logistica 4.0 e supply chain diventano temi formativi per le Pmi

Posted by Dario Favaretto

La logistica 4.0, le sue nuove frontiere, con la priorità delle competenze per la supply chain.
Diventerà un tema di formazione itinerante, dopo la sperimentazione positiva che Isca Academy (Associazione no profit di imprenditori e manager internazionali) ha effettuato in Piemonte la scorsa primavera, a Torino (il 24 maggio) e pochi giorni fa a Novara (il 22 novembre) insieme a Confindustria Piemonte. Per adesso sono già in programma incontri dedicati alle Pmi durante Green Logistics, il Salone della logistica sostenibile che si terrà a Padova dal 7 al 9 marzo 2018 e in Lombardia.

Iniziative simili sono allo studio in diverse altre città italiane, sempre in collaborazione con la rete confindustriale. “Nel contesto italiano – spiega Domenico Netti, presidente di Isca Academy – gli operatori logistici debbono incrementare la loro conoscenza tecnologica di pari passo con la diffusione delle innovazioni. Ma l’obiettivo potrà essere raggiunto soltanto con la crescita delle competenze. Che potrà essere favorita dall’aggregazione di piccole realtà imprenditoriali in soggetti con la massa critica necessaria per generare e gestire know how e innovazione nella produzione e nei servizi”.

I moduli degli incontri prevedono sempre l’intervento di un esperto di Invitalia, con lo staff tecnico di assistenza del Mise (il ministero dello Sviluppo economico) e numerosi casi in cui operatori logistici, big player internazionali, spiegano come – in collaborazione con Pmi manifatturiere e dei servizi – stanno provando a cambiare “l’approccio” al tema logistico per rendere le aziende italiane più preparate alla velocità imposta dalla globalizzazione. Molto interessanti anche le frontiere che mettono in comunicazione la logistica con le esigenze del mondo sanitario.

“La logistica – conclude Fabio Ravanelli, presidente di Confindustria Piemonte – è quel segmento del tessuto produttivo sul quale, con ampio anticipo, si sono viste le prime rivoluzionarie applicazioni delle nuove tecnologie digitali e la dotazione infrastrutturale avrà un ruolo determinante nella nostra capacità competitiva. Confindustria si sta impegnando su queste tematiche con uno sforzo sistemico. Da una parte, con la partecipazione attiva ai tavoli di coordinamento con Governo e istituzioni (posso affermare con soddisfazione che il piano Calenda è frutto di un lavoro “a quattro mani”); dall’altra parte con il varo di un programma strategico che coinvolgerà l’intera organizzazione, a livello sia di associazioni territoriali che associazioni di categoria, e con la costituzione di una nuova struttura dedicata, quella dei Digital Innovation Hub“.

fonte: Il Sole 24 Ore

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