Logistica dei vaccini, il Governo sceglie il modello “hub & spoke”

Posted by Dario Favaretto

Le prime dosi del vaccino per il coronavirus, che stanno mettendo a punto diverse case farmaceutiche, dovrebbero essere disponibili in Italia entro la fine del mese di gennaio.

Lo ha comunicato in Parlamento il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha fornito anche i primi ragguagli sulle modalità di conservazione e distribuzione del prezioso preparato, insomma sulla difficile catena logistica che sarà necessario mettere in campo.
Difficile perché alcune tipologie di vaccino richiedono una ‘normale’ catena del freddo, cioè di essere conservati ad una temperatura compresa fra i 2 e gli 8 gradi, mentre altre – ad esempio quelle sviluppate dalla statunitense Pfizer, che insieme a Moderna sembra per ora in testa a questa corsa – richiedono una catena del freddo definita ‘estrema’ dallo stesso Speranza, ossia ad una temperatura che può arrivare anche a 70-80 gradi sottozero.
Nel primo caso, il modello scelto dal Governo è quello dell’“Hub&Spoke”, letteralmente perno e raggio. Si tratta di un termine coniato dal mondo del trasporto aereo, che a sua volta lo aveva ripreso dalla raffigurazione di una ruota da bici: le compagnie scelgono, sulla base di svariati indicatori, un aeroporto ‘hub’, cioè principale, collegato alle diverse destinazioni attraverso i raggi, ovvero gli “spoke”.
“In questo modo – ha detto Speranza riferendo in Senato – avremo un sito di stoccaggio di primo livello e una serie di centri di secondo livello che stiamo definendo insieme alle Regioni e alle Province autonome.

Fonte: Ship2Shore

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